Nel 1935, in piena perturbazione sociale e politica, un muratore dipendente, da poco diplomato capomastro nei corsi serali delle scuole "Alle Stimate", decide di iniziare in proprio l’attività di impresa edile.
Purtroppo, la documentazione scritta, specialmente dei primi decenni di attività manca del tutto, ma da ciò che si è potuto recuperare emerge un’attività intensa ed apprezzata nel settore residenziale privato, con scarsi interventi nel monumentale pubblico.
Il ritorno alla normalità è faticoso e solo dal 1947 ferro e cemento ritornano liberamente sul mercato dopo anni di “mercato nero” per i lavori privati in quanto le assegnazioni riguardavano solamente i lavori pubblici.
Il titolare si riempie di orgoglio quando, nel 1956, conscio di aver costruito un’entità di uomini di lavoro a contatto diretto con una realtà che cambia, in azienda entra il figlio Nazareno neo diplomato geometra.
Nonostante le crisi ricorrenti nel settore a causa delle restrizioni del credito nel 1970 e l’entrata in vigore della legge dell’”equo canone” del 1977, che bloccano gli investimenti in nuove costruzioni fino alla ripresa del 1985-86, l’attività dell’impresa permane alquanto vivace e il nome della “Costruzioni Bellè” si intreccia con il recupero e restauro conservativo dei più importanti edifici storici della città scaligera, per cui, la quota di questo tipo di mercato, si amplia in maniera cons
Il geometra Bellè Nazzareno pur seguendo personalmente le varie attività dell’impresa come direttore tecnico e amministrativo si esplica anche nel sociale rivestendo importanti incarichi negli organismi di categoria.
La capacità tecnica, l’amore e la passione ereditata dal padre, viene trasmessa dal geometra Nazareno ai due figli Guido e Damiano impegnati nell’impresa con compiti ben distinti e coordinati nella direzione tecnica e contrattuale-amministrativa.